Visite guidate gratuite a Pavia - 70 anni di Ponte Coperto

70° anniversario dell'inaugurazione del Ponte Coperto (1951-2021)
Visite guidate gratuite durante tutto il mese di settembre

 

Con 70 anni di Ponte Coperto, il Comune intende portare alla ribalta la città di Pavia, raccontando il Ponte e la Città, con un programma di iniziative attrattivo in grado di valorizzare la vocazione a meta di turismo di prossimità, valorizzando e promuovendo il protagonismo imprenditoriale e che segni una ‘ripartenza’ della Città.

Il Ponte Coperto è stato inaugurato il 16 settembre del 1951, ricostruito in seguito ai bombardamenti del ponte originario da parte delle forze alleate durante la seconda guerra mondiale e collocato più a valle rispetto a quello trecentesco. Disallineato rispetto alla linea di continuità che collega strada Nuova a via dei Mille, il Ponte Coperto con le sue cinque arcate congiunge la parte sud della città con il caratteristico quartiere Borgo Ticino, oltre l’omonimo fiume.

In questo contesto si inseriscono nel programma le nostre visite guidate.

Protagonisti, storie e leggende del Ponte sono i temi che accompagneranno i visitatori alla scoperta della ricchezza che il monumento ha rappresentato sotto più profili e del legame indissolubile che esso ha con la Città.

I temi delle visite proposti: 

1)      Il Ponte in età romana

2)      I Visconti e il Ponte

3)      Le leggende del Ponte

4)      I mestieri del Borgo Ticino tra lavandaie e traghettatori

5)      1951, Il nuovo Ponte Coperto

6)      I personaggi del Ponte: dal film il Cappotto a Gianni Brera

7)      Il quartiere del fiume, Porta Calcinara e San Teodoro

 

Le visite, della durata di 2 ore, sono gratuite con prenotazione obbligatoria e a numero limitato.

Per info e prenotazioni : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ritrovo: Ponte Coperto lato Strada Nuova 

 

Venerdì 3 settembre ore 16.30 e domenica 12 settembre ore 10.30

Il Ponte in età romana

Le origini del ponte coperto sono molto antiche. Dobbiamo risalire all’epoca romana, quando Pavia si chiamava Ticinum, prendendo il nome dal fiume che l’attraversa. Già nell’epoca dell’imperatore Augusto era presente un ponte che collegava le due estremità del fiume ed ancora oggi abbiamo una traccia di ciò che ne è rimasto. Infatti, nei periodi di magra del Ticino, si può vedere un pilone, la cui posizione centrale ci fa capire che all’epoca la corrente del fiume scorresse dalla parte opposta.

  L'itinerario permetterà di ricostruire l'epoca romana, i collegamenti tra le due sponde, gli edifici presenti lungo il Ticino e darà un inquadramento generale di come fosse la Pavia dell'età più antica. 

 

Sabato 4 settembre ore 10.30  e domenica 12 settembre ore 16.30

I Visconti e il Ponte Coperto 

Nel XIV secolo, sui resti di quello romano, venne costruito un nuovo ponte, che fu terminato nel 1354. Due secoli più tardi, Galeazzo II Visconti volle che il ponte avesse una copertura a tetto sorretta da cento piccoli pilastri in granito, caratteristica che lo rende così particolare. Successivamente, nella parte centrale venne aggiunta una piccola cappella e alle estremità due portali di ingresso. L'itinerario permetterà di scoprire l'importanza che il Ticino rivestì per i Visconti e la storia della flotta ducale. 

 

Sabato 4 settembre ore 16.30 e venerdì 17 settembre 16.30

Le leggende del Ponte e del Borgo Ticino 

La Madonna della Stella, il Ponte del Diavolo, il Muto dall'Accia al Collo,  la Linguacciona sono solo alcune delle storie e delle leggende legate al Ponte Coperto e al Ticino. Durante una passeggiata lungo Ticino, nelle due sponde, i visitatori potranno apprendere curiosità e aneddoti. 

 

Domenica 5 settembre ore 10.30 e sabato 18 settembre 16.30

I mestieri del Borgo Ticino tra lavandaie e traghettatori

Fin dal XV secolo lungo Ticino le donne svolgevano il lavoro di lavandaia. Nel Novecento le donne lavoravano tutto il giorno sulla riva. I panni venivano lasciati in ammollo tutta notte in enormi recipienti di cemento, poi portati in riva al fiume e  lavati con l’aiuto della classica asse di legno, ‘a scägn’. Gli uomini  e i bambini raccoglievano i panni e li riconsegnavano a tutta la città. Era un lavoro molto faticoso. Insieme ad altri mestieri come quello del pescatore e del traghettatore, quello della lavandaie rappresenta un lavoro tipico legato al nostro fiume. La visita partirà dalla storia della statua della lavandaia per arrivare alla Linguacciona scoprendo i lavori storici 

 

Domenica 5 settembre ore 16.30 e domenica 19 settembre 10.30

 1951, il nuovo Ponte

 Nel 1949 si iniziò la costruzione del nuovo ponte, che fu inaugurato nel 1951. Sul portale d'ingresso dalla parte della città un'epigrafe cita: "Sull'antico varco del ceruleo Ticino, ad immagine del vetusto Ponte Coperto, demolito dalla furia della guerra, la Repubblica Italiana riedificò".

I bombardamenti, la ricostruzione, l'architettura e l'inaugurazione saranno gli argomenti della visita guidata 

 

 

Venerdì 10 settembre ore 16.30 e domenica 19 settembre 16:30

I personaggi del Ponte: dal film il Cappotto a Gianni Brera

Il ponte è stato immortalato in una celebre scena del film Il cappotto, di Alberto Lattuada, ove viene ripreso il povero scrivano Carmine De Carmine, interpretato da Renato Rascel. Non solo. Il grande Gianni Brera frequentava i ristoranti del Borgo Ticino per degustare un piatto prelibato: le rane. La visita guidata ripercorrerà gli scorci ripresi dal film e farà scoprire i luoghi di Brera. 

 

Sabato 11 settembre ore 16.30 e domenica 26 settembre 10:30

Il quartiere del fiume: porta Calcinara e San Teodoro

Risalente al XII secolo, seppur fu oggetto di rimaneggiamenti nel Quattrocento, la porta fu inclusa nelle mura spagnole tra il 1557 e il 1560, la demolizione, tra Otto e Novecento, della cerchia muraria bastionata, risparmiò la struttura, che fu lasciata isolata. Il nome deriverebbe dalla presenza di attracchi fluviali, situati presso la porta, destinati allo scarico di calcina e di altri materiali edilizi. Si apre da qui il quartiere che conduce alla chiesa di San Teodoro dove si ritrova la splendida veduta di Pavia con la raffigurazione del Ponte Coperto in età cinquecentesca. 

 

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