Visite guidate esclusive nelle aree dismesse
Visite guidate esclusive nelle aree dismesse, in occasione della mostra Urbex Pavia rewind
VISITE GUIDATE esclusive nelle aree dismesse di Pavia
Prossimo appuntamento Domenica 10 giugno ore 16.30
Da domenica 8 aprile a domenica 10 giugno
A Pavia , in occasione della mostra "Urbex Pavia rewind" realizzata dalla fotografa professionista free lance Marcella Milani, ai potrà partecipare a visite guidate esclusive nelle aree dismesse.
Idroscalo, ex piscina comunale, ex caserma Rossani, Gasometro e tre realtà industriali diventeranno protagoniste di " viaggi" alla domenica pomeriggio a partire dall'8 aprile fino al 10 giugno.
Si partirà domenica 8 aprile alle ore 16.30 con la visita guidata alla mostra Urbex Pavia rewind allestita presso il Castello Visconteo, dove si potranno scoprire 16 aree dismesse del territorio pavese raccontate attraverso 150 immagini in bianco e nero:Necchi, Snia, magazzini Fonderie area ex Neca, Scalo Ferroviario, Idroscalo, Gasome tro, Piscina Comunale all'aperto, area artigianale di via Carcano, Clinica Morelli, Istituto Neurologico Mondino, Arsenale, Caserma Maggiore Rossani, Siad, Repetto & Fontanella, Fabbricati e Magazzini di Porta Cairoli (Caserma Via Tasso), Enel. Il ritrovo è al Castello Visconteo ( ingresso Musei Civici).
Domenica 29 aprile alle ore 15.00 si potrà scoprire l'ex idroscalo e la piscina comunale . L'idroscalo fu progettato dall'architetto Giuseppe Pagano Pogatschnig; l'opera rappresenta uno dei primi esempi di architettura razionalista di Pavia; fu inaugurata nel 1929 per dotare Pavia di un punto di rifornimento per gli idrovolanti che percorrevano la linea Torino - Venezia - Trieste . Si proseguirà presso l'ex piscina comunale. Il ritrovo è in Via Lungo Ticino Sforza 51
Domenica 6 maggio alle ore 16.30 si replicherà , a seguito delle numerose richieste , la visita guidata all’Idroscalo di Pavia del 29 aprile .
Domenica 13 maggio alle ore 15.00 con ritrovo in Via Riviera 20 si potrà conoscere la storia dell'ex Caserma Rossani, dismessa nel 1992. Prima della riconversione militare era un monastero, come testimoniato dal chiostro della chiesa dedicata a San Salvatore.
Domenica 27 Maggio alle ore 15.00 ci sarà una nuova visita alla mostra Urbex Pavia rewind, con ritrovo presso la biglietteria dei Musei Civici. Al termine della visita guidata in mostra con una passeggiata in città si arriverà fino al dismesso Istituto Mondino e fino all'ex CLINICA Morelli. Dall'esterno si conoscerà la storia della Clinica Universitaria di Pavia per lo studio e la cura delle malattie neuropsichiatriche na sce nei primi anni dell’Italia post-unitaria sotto la guida di Cesare Lombroso. Nel 1898 viene affidata al neuroanatomista e psichiatra Casimiro Mondino, allievo del premio Nobel Camillo Golgi. Mondino la trasforma profondamente, fondando un Istituto all’avanguardia nella “cura delle malattie nervose” che denomina “Clinica Neuropatologica” e che il 10 giugno 1917 viene eretto ad Ente Morale con Decreto Luogotenenziale, acquisendo personalità giuridica. È la data di nascita ufficiale dell’Istituto. Mondino dirige quindi la Clinica Neuropatologica fino alla sua scomparsa, nel 1924, lasciando il suo patrimonio alla neo istituita Fondazione che, sotto la direzione di Ottorino Rossi, capostipite della Scuola Neurologica Pavese, darà ulteriore impulso allo studio e alla cura delle malattie del sistema nervoso. Si proseguirà dunque all'ex Clinica Morelli , la cui attività ha avuto inizio nel 1898 con il nome di "Casa di salute Angela Scarenzio". Il nome attuale fu dato nel 1928 dal Prof. Eugenio Morelli, allievo prediletto di Forlanini, che ha fondato ospedali e centri di ricerca sulla tubercolosi.
Domenica 3 giugno alle ore 16.30 si svolgerà un tour in bicicletta alla scoperta dell'ex Neca, Necchi e SNIA che hanno fatto la storia industriale del pavese nel secolo scorso . Il ritrovo è al Castello Visconteo di Pavia , Viale XI febbraio ( lato parco giochi )
NEW Domenica 10 giugno alle ore 16.30 ( con ritrovo in Viale Lungo Ticino Sforza 51) sarà la volta dell'ex Gasometro, che sorge in un'area di 7 Mila metri quadrati , di cui 4 mila edificati. Comprende, su un “terrazzo” costruito sul declivio naturale del terreno verso il Ticino, due gasometri, strutture in cemento e acciaio destinate a contenere il gas da distribuire in città: operando come “polmoni”, variando il volume complessivo stoccato tramite coperture mobili, si garantiva la fornitura del gas per tutta Pavia.
I gasometri sono strutture ideate nel XIX secolo con lo scopo di immagazzinare il gas di città (o gas illuminante). L'ingegnere scozzese William Murdoch, che per primo ottenne il syngas, coniò nel 1800 anche il nome della struttura destinata a contenerlo. A Pavia il Gasometro fu costruito nel 1862 e la sua piena attività durò fino agli anni Sessanta per poi essere dismesso.
Attualmente i gasometri sono sempre meno usati e rappresentano più dei monumenti di archeologia industriale che delle vere e proprie infrastrutture. In passato infatti i gasometri venivano utilizzati per accumulare il gas di città che in un primo periodo veniva prodotto prima per gassificazione del carbone e successivamente tramite cracking del petrolio. Questo gas veniva utilizzato sia per usi domestici, sia per l'illuminazione pubblica delle città. Con la diffusione del gas metano l'utilizzo del gas di città è via via scomparso e così anche i gasometri hanno perso il loro ruolo. Queste strutture venivano utilizzate anche in ambito industriale in molti impianti tra cui le acciaierie.
Attualmente i gasometri sono sempre meno usati e rappresentano più dei monumenti di archeologia industriale che delle vere e proprie infrastrutture. In passato infatti i gasometri venivano utilizzati per accumulare il gas di città che in un primo periodo veniva prodotto prima per gassificazione del carbone e successivamente tramite cracking del petrolio. Questo gas veniva utilizzato sia per usi domestici, sia per l'illuminazione pubblica delle città. Con la diffusione del gas metano l'utilizzo del gas di città è via via scomparso e così anche i gasometri hanno perso il loro ruolo. Queste strutture venivano utilizzate anche in ambito industriale in molti impianti tra cui le acciaierie.
Si proseguirà a piedi verso la SNIA che si vedrà dall'esterno. La SNIA Fu fondata a Torino nel 1917 con il nome di Società di Navigazione Italo-Americana, per i trasporti marittimi tra Italia e Stati Uniti. Con la fine della guerra, iniziò a interessarsi alla produzione di fibre tessili artificiali (in particolare rayon) e nel 1922 assunse la denominazione di SNIA-Viscosa (Società Nazionale Industria Applicazioni-Viscosa). Negli anni 1950 avviò la produzione di fibre sintetiche (poliammidiche, poliesteri, acriliche). Con l’incorporazione del gruppo industriale chimico e meccanico BPD (Bombrini-Parodi-Delfino), avvenuta nel 1968, estese considerevolmente la propria attività nel campo meccanico (carri ferroviari, missili, munizioni) e chimico.
Per partecipare è necessario prenotare al numero 0382.530150 o all'email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Il costo di ogni visita guidata è di 4 euro ( 2 euro per i soci di Decumano)
Per le visite guidate alla mostra è escluso il biglietto di ingresso da acquistare direttamente al Castello Visconteo.